Come scrivere una newsletter che funziona
Oggi affrontiamo un argomento che sicuramente interesserà molti, ovvero come scrivere una newsletter che funziona (e che converte).
Possiamo creare newsletter sia per il web, sia le più tradizionali su carta da recapitare o via posta, oppure a mano, ma le regole vanno benissimo sia per l’una che per l’altra versione.
Capita assai spesso di creare newsletter con lo scopo di informare i clienti acquisiti oppure i potenziali clienti su sconti, promozioni e offerte varie, ma anche informare su novità presenti sul nostro sito o sul blog.
Al di là del fatto che una newsletter progettata per il web debba avere determinate carattetistiche tecniche che permettano di essere visualizzate su quasi tutti i dispositivi, che non approfondiremo in questa sede in quanto lo scopo è un’altro, la forma è la parte più importante.
Formale o informale?
Spesso ci domandiamo se sia meglio utilizzare un tono informale piuttosto che uno formale e difatti quando scriviamo qualcosa di solito usiamo il primo, ovvero il tono formale, piuttosto distaccato.
Il tono distaccato però ha un difetto: allunga la distanza, per così dire, fra chi comunica qualcosa e chi riceve la comunicazione, in pratica fa sentire il distacco di chi offre qualcosa e lo fa percepire come un fastidio, l’ennesima persona che ci offre qualcosa che sicuramente non ci serve, oltretutto chi lo conosce questo?
Di conseguenza la soluzione migliore è usare un tono informale, senza esagerazioni ovviamente, ma mettendoci sullo stesso piano di chi deve leggere la comunicazione, senza metterlo a disagio e senza iniziare con frasi come “Egr. Sig.”, “Spett. ditta”, “Gent.ma Sig.ra” e via dicendo, queste sono intestazioni che vanno benissimo in altre circostanze, ma non per una newsletter.
Utilizziamo invece un tono semplice, cordiale e meno distaccato, ad esempio un “Buongiorno, sono tal dei tali” e quì ci presentiamo, perché il destinatario della newsletter potrebbe non conoscerci affatto, oppure è passato molto tempo dall’ultma comunicazione, pertanto è bene ricordare chi siamo, in questo modo riusciamo ad accorciare la distanza e ci facciamo percepire come persone non fastidiose.
Non dimentichiamo naturalmente l’oggetto della nostra newsletter, deve essere conciso e ben descrittivo, deve suscitare interesse, altrimenti potrebbe determinare la cancellazione del messaggio prima ancora di essere letto.
Evitiamo quindi titoli come: “Newsletter n° XXX del…”, vengono cestinate subito!
Usiamo invece qualcosa del tipo: “Come risolvere il problema X in poche mosse”, tanto per fare un esempio banale che comunque vi serve per avere un’idea da cui partire.
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Per quanto riguarda il contenuto, pensiamo sempre a quale potrebbe essere la necessità del cliente in relazione a quanto desideriamo scrivere, ossia se vogliamo promuovere un servizio o un prodotto, pensiamo prima a come viene percepito dal cliente, quale potrebbe essere la sua necessità verso quell’oggetto o quel servizio, a cosa potrebbe essere maggiormente interessato, anche in considerazione della nostra esperienza passata con prodotti o servizi simili, questo ci può aiutare tantissimo e darà i migliori risultati.
Presentiamo la nostra offerta, magari usando il “tu” e cerchiamo di fare una panoramica dei benefici che il cliente può ottenere, poi diamogli l’indirizzo del nostro sito e indichiamogli chiaramente, dove può trovare le informazioni che gli possono servire, come raggiungere la pagina dove parliamo dell’argomento di cui abbiamo scritto nella newsletter.
Se stiamo scrivendo una lettera da inviare via posta elettronica, sarà sufficiente inserire i collegamenti direttamente nel testo, avendo cura di non inserirne mai più di due, altrimenti si crea confusione e non servirebbero per lo scopo che ci siamo prefissi
Nel caso scriviamo invece una lettera tradizionale su carta, ad esempio possiamo indicare che all’indiirizzo www.miosito.it può trovare il dettaglio di quanto stiamo proponendo e più specificatamente cliccando sul menù che si trova (e quì indichiamo la posizione, se in alto, di lato, a destra o a sinistra), indichiamo anche la posizione del pulsante se necessario (prima voce a sinistra, terza voce a partire dall’alto e via dicendo).
Cerchiamo di non dare nulla per scontato, non tutti hanno tempo di cercare le informazioni, in special modo in siti molto complessi e poco navigabili, diamo sempre tutte le informazioni possibili, più riusciamo ad essere informativi, maggiori saranno le possibilità di successo.
Concludiamo salutando il cliente e mettendoci a sua disposizione in caso abbia necessità di approfondire gli argomenti e facciamogli presente che le informazioni sono gratuite.
Quanto detto sopra vale ovviamente, come accennavo all’inizio, sia per newsletter per il web, quindi realizzate in html, sia per le normali lettere cartacee.
In questo secondo caso vi consiglio vivamente di inserire nella busta anche un biglietto da visita, è sempre molto utile e rappresenta un piccolo promemoria che non prende alcun spazio e può essere conservato per un uso futuro.
Occorre essere copywriters per scrivere una newsletter?
La risposta è no, non è necessario, tuttavia aiuta sicuramente avere una figura professionale al proprio servizio, perché ha le capacità e l’esperienza giuste per farci ottenere i risultati migliori a fronte di un piccolissimo investimento iniziale.
In ogni caso è necessario avere una minima padronanza della lingua itliana, in quanto se facciamo degli errori di semantica o peggio di ortografia, la nostra comunicazione perderà immediatamente tutta la sua efficacia e ci farà ottenere i risultati peggiori.
Anche la nostra immagine ne risentirà, quindi cerchiamo sempre di scrivere in modo corretto e se non siamo sicuri di poterlo fare da soli, buttiamo giù una bozza di testo e passiamola a qualcuno che possa farne una revisione, successivamente potremo effettuare gli invii in tutta sicurezza pronti a ricevere le prime richieste di contatto.
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